Angera è uno dei borghi gioiello del Lago Maggiore. Il paesaggio lacustre trova una delle proprie massime espressioni e offre attrattive per tutti i gusti: colline e boschi (l’anello di San Quirico), riserve naturali (l’Oasi della Bruschera), piccole isole (l’Isolino Partegora) e l’imponente Rocca Borromea, il castello medievale che troneggia sull’abitato, dove si possono visitare le antiche sale, il Museo della Bambola e del Giocattolo (tra i più importanti a livello europeo) e le recentissime sale dell’ Ala Scaligera, dedicate all’Arte Contemporanea. Ma non finisce qui! Angera è un Museo Diffuso con ben quaranta monumenti storici, artistici e paesaggistici e custodisce l’importante Museo Archeologico ricco di testimonianze e reperti di epoca preistorica e romana. In tempi recenti, in paese ha trovato posto anche la street art, quella di un artista d’eccellenza come Andrea Ravo Mattoni che ha riprodotto con bombolette spray il famoso dipinto di Caravaggio “Il Fanciullo con Canesta di Frutta”.
Dal lungolago, lunghissimo e alberatissimo, dove da qualche anno svetta persino una “forchetta”, si può gustare con un solo sguardo una vista splendida del Lago Maggiore, che non teme rivali ed è da solo un’opera d’arte.
Il Fanciullo di Caravaggio&Ravo
Caravaggio, Fanciullo con canestra di frutta
Spray a muro, Angera, September 2016
Quest’opera, quinto lavoro del progetto “un recupero del Classicismo nel Contemporaneo”, è stata realizzata ad Angera in provincia di Varese nel settembre 2016. Rappresenta Fanciullo con canestra di frutta di Michelangelo Merisi detto Caravaggio. Il dipinto, realizzato nel 1593 è conservato alla Galleria Borghese di Roma. Michelangelo Merisi nacque nel 1571 a Milano. Questo murales, sempre realizzato con la tecnica dello spray su muro, è inserito in pieno centro storico di Angera ed è collocato ai piedi della Rocca di Angera, possedimento dei Borromeo dal 1449 .
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Il Profumo del Pane e delle Castagne
Pane, aromi e vino in Lombardia in epoca romana
Il progetto Il Profumo del Pane e delle Castagne prevede l’esposizione di un’olla da dispensa, ossia un contenitore per conservare alimenti, deposto oltre 1500 anni fa nella cantina di una villa rustica nel territorio di Cislago (VA). Al momento del rinvenimento l’olla era ancora colma di semi di segale e frumento e di castagne: una miscela pronta per essere macinata, per ottenere la farina con cui fare il pane in casa.
La storia del pane nella Lombardia romana prosegue con gli eccezionali rinvenimenti alimentari avvenuti presso la necropoli di Angera: in più di sessanta sepolture è stato possibile individuare un rituale funerario particolare, ossia l’offerta di panini carbonizzati, molti dei quali sono venuti alla luce ancora intatti. I panini hanno circa 2000 anni e Angera risulta quindi al secondo posto in Italia, dopo Pompei, per quantità e qualità di rinvenimenti di pane. Il piccolo e antico borgo sul Verbano si prepara così a diventare un centro per lo studio sulla panificazione antica e a presentare, in Giugno, un panino speciale tra i suoi prodotti tipici locali.
Le analisi archeobotaniche condotte da Mauro Rottoli ed Elisabetta Castiglioni, del Laboratorio di Archeobiologia dei Musei Civici di Como, sui semi, sui pollini, sulle piante infestanti contenuti nell’olla, sui panini carbonizzati e sui frutti rinvenuti nelle tombe angeresi, hanno dato risposte estremamente interessanti anche in merito alle abitudini alimentari, alla panificazione e all’ambiente naturale lombardo in epoca romana.
L’archeologia e lo studio del nostro passato si confermano fonti inesauribili di informazioni e stimoli per lo studio della alimentazione antica e per l’individuazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari legati alla tradizione del territorio varesino.
L’allestimento prevede una vetrina dedicata all’olla di Cislago e una dedicata ai panini di Angera, pannelli bilingue, un percorso tattile-esperienziale e un percorso per bambini.